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Oggi si è trasformato in un approccio innovativo al cibo e alle culture alimentari. Ci sono miriadi di modalità per gli appassionati di cucina – sia amatoriali che professionisti – per aprire letteralmente le porte agli sconosciuti. Se è vero che molti dei primi siti e aziende di sviluppo di applicazioni dedicati al social eating hanno chiuso i battenti, nuove iniziative hanno preso il sopravvento.
Nel frattempo, chi dubitava della qualità del cibo o del servizio può stare tranquillo: sempre più chef professionisti ed associazioni organizzano cene pop-up ed eventi di raccolta fondi in stile familiare, spesso all’interno di ristoranti o sotto forma di banchetti, offrendo un’esperienza curata nei minimi dettagli. Inoltre, con il diffondersi di questa moda gli invitati si stanno persino abituando a cenare seduti a lunghe tavolate dall’atmosfera familiare in nuovi ristoranti aperti da chef stellati Michelin. Dalla porchetta arrosto a New York passando per il riso fritto con manzo wagyu a San Francisco fino alle costolette d’agnello con labneh e sumac a Dubai, ecco alcuni suggerimenti per sedersi a tavola con un gruppo di sconosciuti in tutto il mondo.
Feastly (eatfeastly.com) continua ad andare alla grande anche dopo tre anni di attività. Questa startup offre esperienze uniche organizzate da veri chef. Si può trovare, per esempio, un esclusivo menù filippino da più portate a Los Angeles, un menù vietnamita omakase da sei portate a San Francisco oppure sette portate di formaggi con vini abbinati a New York. Mentre a Chicago molti degli eventi vengono organizzati solo dietro richiesta, a San Francisco le proposte non si contano e spesso non si riesce che a mettersi in lista d’attesa. Bookalokal (bookalokal.com) è un altro sito che offre esperienze culinarie a casa di abitanti del posto, semplici appassionati o professionisti, come una cena ispirata al gusto umami a base di capesante in brodo dashi con pomelo, foie gras con birra alle ciliegie e consommé di bacon e coniglio con sedano rapa affumicato a Washington DC oppure una degustazione di champagne e cioccolato a Bruxelles. EatWith (eatwith.com) organizza tavolate in oltre 200 città – dal barbecue argentino a Buenos Aires al soufflé al formaggio a Parigi. EatAround (eataround.co) è un’applicazione che offre un servizio analogo per l’Italia.
Le vendite dei biglietti per le “pop”-olari cene al Lazy Bear di San Francisco aprono il terzo lunedì di ogni mese per gli eventi del mese successivo. Nonostante l’anticipo necessario, i posti per i due turni di ogni sera si esauriscono in fretta. La serata comincia con cocktail e snack nel salone al piano di sopra seguiti da una cena di gruppo al piano di sotto, dove gli invitati possono fare nuovi incontri, anche con gli chef, nella cucina aperta. Il risultato è una cena che assomiglia più a una serata a casa di amici che non a un’esperienza in un ristorante. Per quanti devono evitare determinati alimenti, le cene pop-up possono essere un’occasione per gustare un pasto pensato specificamente per le loro esigenze.
Vegan Secret Supper rappresenta una popolare opportunità di social eating a Brooklyn, Montreal e Vancouver. Tra i piatti di stagione proposti da questo club di cene itineranti figurano un’insalata autunnale di farro con pastinaca al forno, mirtilli selvatici e formaggio agli anacardi; tortini di risotto ai funghi selvatici con mirin, rabarbaro, marmellata di finocchio e noci e marshmallow alle mandorle con confettura di albicocche e vaniglia e frollini all’olio di cocco.
L’ultima tendenza per la raccolta fondi è rappresentata dalle cene di gruppo, nate dall’idea che la condivisione del pane sia un modo per creare una comunità di persone disposte a dare qualcosa in cambio; inoltre cene di questo tipo rendono il servizio più semplice per il personale in cucina e di sala. L'evento Big Pig Gig di Henrietta's Table a Cambridge, Massachusetts celebra l’impegno del ristorante nei confronti degli agricoltori locali raccogliendo donazioni per la Scuola Agraria.
In Ontario, lo chef Michael Stadtlander della Eigensinn Farm organizza nella sua estesa proprietà rurale cene di raccolta fondi ed eventi pomeridiani che attirano amanti del buongusto animati da uno spirito filantropico. Negli anni passati ha invitato alcuni dei migliori ristoratori di Toronto a donare e servire ostriche, sushi, coni di patatine a doppia frittura, costolette grigliate, agnello allo spiedo e tartine di pesce affumicato agli invitati che, passeggiando per la fattoria, visitavano il forno per la pizza costruito a mano e la casa sull’albero in legno, il posto più ambito all’esterno della struttura principale.
Nel ristorante Mr. Jiu’s di San Francisco, insignito di una stella Michelin, il menu da cinque portate è servito in stile familiare come un tradizionale pasto cantonese. Tra i piatti esclusivi meritano una menzione gli involtini di noodles di riso Cheong fun con ricci di mare e caviale, riso fritto con lombetti di manzo wagyu e cuore di tonno sotto sale e anatra affumicata al tè.
In una zona poco battuta, al FireWorks presso The Inn a Bay Fortune di Prince Edward Island in Canada, il famoso chef Michael Smith dà inizio al pasto con ostriche locali, un bicchiere di vino e una passeggiata per la fattoria situata sulla costa, dopodiché gli ospiti si accomodano al lungo tavolo per consumare insieme i cibi cotti sul focolare a fiamma libera.
Al Pots, Pans and Board di Dubai, lo chef londinese Tom Aitkins – il più giovane cuoco ad essersi mai aggiudicato una stella Michelin – propone cene di gruppo con ricchi accostamenti di cucina britannica, mediterranea e francese: foie gras con pepe e insalata di fagiolini, costolette di agnello croccanti con labneh e sumac e pollo con ras el hanout e un’antica varietà di carote glassate. La costata di manzo e il pollo alla diavola sono preparati in quantità generose.
E al ristorante Lupa di New York, il menù degustazione in stile familiare da $99 a testa permette di vivere un’esperienza genuinamente romana. La cena è a base di supplì di riso fritti, uova d’anatra alla diavola e guancia all’amarone, seguiti da saltimbocca, formaggio di capra e agnolotti al tartufo e dalla tradizionale pasta cacio e pepe, il tutto da condividere. E ancora, a seguire stufato di coda di bue, polpo con cetrioli marinati e vinaigrette al mais dolce oppure gnocchi alla romana fritti con funghi al forno e aceto balsamico. Altri optano per il menù con maiale ripieno al finocchio e aglio.